Call for papers dossier tematico numero 2 2020

Call for Papers – Nº 2/2020
Il Biennio Incomprensibile?
Nuove prospettive di studio sulla storia italiana tra la Grande Guerra e il fascismo
Foto: Zanichelli.it
Il biennio successivo alla Prima guerra mondiale, comunemente indicato come “biennio rosso”, fu un biennio di acuta mobilitazione e conflittualità sociale in tutta Europa. La guerra si rivelò un vero e proprio trauma per l’Italia che sebbene uscita vittoriosa dal conflitto cadde nel baratro di una profonda crisi politica e sociale. La disoccupazione, la riconversione dell’economia da militare a civile, il ritorno dei reduci, le dimensioni completamente mutate e massificate della politica furono solo alcuni dei gravi problemi che il paese si trovò ad affrontare.
In questo clima di generale inquietudine percorso da pulsioni ribellistiche diverse e fra loro concorrenti, tra acuti risentimenti sociali e rivendicazioni di protagonismo collettivo, tra aspettative di palingenesi rivoluzionaria e irrisolte aspirazioni nazionalistiche, l’intera penisola divenne il teatro di vasti scontri. Vi furono prolungate agitazioni sociali e violente manifestazioni di piazza alimentate dalla propaganda socialista rivoluzionaria e da quella nazionalista e scioperi e lotte condotte dalle classi lavoratrici organizzate dai sindacati, ma frequentemente anche fuori dal loro controllo, che sfociarono infine nell’occupazione delle terre e delle fabbriche, il punto più alto dello scontro sociale nel dopoguerra.
Tenendo conto delle acquisizioni emerse dalla ricerca storica e alla luce delle nuove categorie interpretative introdotte dal dibattito storiografico, l’obiettivo principale del nostro dossier tematico è quello di individuare nuove prospettive di analisi sul biennio 1919-1920 che, anche in chiave comparata con i coevi scenari che si disegnarono sul piano europeo e internazionale, prenda in considerazione le vicende del movimento operaio ma anche l’orizzonte conflittuale prodotto dalla mobilitazione sociale accelerata dalla guerra, l’atteggiamento e l’azione svolta dai diversi soggetti sociali, politici e istituzionali che si svilupparono contemporaneamente agli eventi più eclatanti e che coinvolsero le classi lavoratrici nelle loro diverse espressioni organizzative e forme di rappresentanza.
Con questo dossier tematico siamo lieti di rivolgere il nostro invito a specialisti di vari settori scientifici, in particolare scienze sociali e umane (storia, storia economica, storia del diritto, geografia, sociologia, letteratura ecc.) con l’obiettivo di raccogliere diverse fonti e metodologie oltre a fornire nuove ricerche interdisciplinari e intercurriculari.
A questo proposito presentiamo i seguenti assi tematici:
-la dimensione italiana della mobilitazione e del conflitto sociale nel contesto europeo;
-attori politici, classi dirigenti e contesti istituzionali;
-organizzazione, rappresentanza e conflittualità del lavoro;
-la progettazione economica del primo dopoguerra in Italia;
-articolazione territoriale e gestione del conflitto nei diversi contesti regionali;
– categorie, linguaggi e modelli della mobilitazione politica e sociale .
Una proposta di articolo (in italiano, spagnolo, inglese, francese e portoghese) e un breve CV dell’autore (massimo 1 pagina) dovranno essere inviati al direttore di Progressus, Silvia Bianciardi (silvia.bianciardi@uniecampus.it – redazione@rivistaprogressus.it) e all’altro curatore del numero tematico, Piero Di Girolamo (pndigirolamo@unite.it).
Gli abstract saranno sottoposti ad una iniziale valutazione da parte del comitato editoriale della rivista. I contributi non dovranno superare i 45.000 caratteri (spazi inclusi) e saranno sottoposti al processo di “Double blind Peer review”.
Date:
Invio delle proposte fino al 1 marzo 2020
Notifica di accettazione delle proposte 30 marzo 2020
Invio degli articoli 15 settembre 2020